La collaborAzione Positiva alla base di imprese più “Umane” ed è uno dei cinque punti del Manifesto di #vestitidiottimismo.
Sono tempi questi in cui abbiamo sperimentato in modo drammatico il problema dell’isolamento e della solitudine. Ci ha fatti sentire più in crisi e ci ha fatto temere per il domani.
Per fortuna c’è un aspetto che non potrà mai essere intaccato ed è il nostro atteggiamento.
Si può essere ottimisti anche nelle criticità e il modo in cui affrontiamo gli eventi cambia il nostro stesso modo di viverli.
Nella vita, così come in azienda, un modo resiliente di far fronte alle avversità è cercare di trovare occasioni in cui rinforzare l’interdipendenza dove i singoli dipendenti non rimangano isole in mezzo al mare, bensì arcipelaghi su cui poter contare.
Questo è un primo passo per consolidare relazioni positive ovvero spazi di confronto, crescita, sviluppo di conoscenza e rinforzo di risorse condivise.
La positività è un processo non è un traguardo fine e a se stesso e l’ottimismo diventa allora uno stile comportamentale e comunicativo, un modo di essere, un agire, un fare, soprattutto, un essere aperti all’altro e alla soluzione anziché al problema.
Momenti di formazione come può essere una palestra dell’ottimismo sono spazi di fondamentale importanza per lavorare in gruppo, co-costruire percorsi in cui mettere al centro criticità, elaborarle e restituirle in formato nuovo, rivisto, rimodellato, rifinito e più accettabile.
Così l’azienda diventa un laboratorio non solo di idee, ma anche di costruzione di rapporti Umani per Umani, che, insieme, ne scrivono la storia, capitolo dopo capitolo, giorno dopo giorno.
Secondo la nostra visione ottimistica raccontarsi è, prima di tutto, un modo per ri-trovarsi come Risorse, anzi no, come Persone che vivono di bisogni, desideri, rischi, sogni, impegno e volontà, insomma come ruoli che camminano uno al fianco dell’altro con uno specifico compito, quello di fare squadra e di cambiare le regole del gioco.
Che tipo di azienda pensi di costruire per il futuro?
Un’azienda che metta veramente al centro l’Uomo oppure continuerai a parlare di tante belle iniziative, rimanendo fedele al “si è sempre fatto così?”
