Raccontare storie, si sa, è un’arte affascinante e ancor più lo è ascoltarle. Perché?
Carl Gustav Jung ci ha presentato un mondo ancestrale che appartiene a ognuno di noi, all’interno di quell’inconscio collettivo che spiegherebbe, tra molte altre realtà, sincronicità, esperienze di déjà-vu e familiarità con immagini e contenuti, al netto di differenti contesti culturali. Stiamo parlando degli Archetipi, uno tra tutti, quello dell’Eroe e delle tappe del suo Viaggio.
Ognuno di noi è un Eroe ed è chiamato ad affrontare sfide nella vita.
Ognuno di noi è un Eroe ed è chiamato ad affrontare sfide nella vita. Accoglierle o rifiutarle cambia il destino. Così scegliere di fondare un’azienda dev’essere stata una grande scommessa o una vera e propria avventura, quando, chissà, nessuno o pochi ci avrebbero scommesso.
Quanto pensate possa contare raccontare quella Visione, quel sogno che ha nutrito un progetto d’impresa? Tantissimo.
Prima di tutto perché raccontando la propria storia d’impresa ci si rende testimoni di un Viaggio in cui qualcun altro si può immedesimare e da cui può trarre spunti se non, addirittura, coraggio per intraprendere lo stesso cammino, nonostante gli inevitabili ostacoli.
In secondo luogo, il racconto d’impresa non dev’essere un artifizio, bensì la vera storia di ciò che è stato, dell’inizio, dei successi, delle conquiste e anche dei fallimenti, il tutto vissuto e costruito dalle Persone, il cuore di un’impresa.
Affinché una storia funzioni, deve poter raccontare i Valori, la Filosofia di quell’organizzazione, le scelte virtuose, le modalità con cui, di fronte a una crisi, si è riusciti a risalire la china e a rimettersi in gioco, talvolta cambiando totalmente contesto, riscrivendo compiti e mansioni, in una parola “reinventandosi”.
Qualsiasi organizzazione in grado di essere flessibile e attenta ai movimenti del mercato e delle congiunture economiche e sociali, è un’azienda capace di adeguarsi, non per forza irrigidita sul “così si è sempre fatto” oppure “non possiamo cambiare immagine”. Raccontare come questo ascolto avviene o sia avvenuto nel tempo è un dono per chi ne recepirà lo spessore e l’insito insegnamento.
E allora veniamo al punto:
raccontarsi, oltre il limite dello Storytelling, significa promuovere il brand dell’azienda anche come luogo di lavoro, in modo tale da attrarre potenziali dipendenti, mantenere e gestire i propri dipendenti e acquisire potenziali clienti.
In altre parole, significa affidare al progetto narrativo d’impresa un compito di Employer Branding. Un evento collaterale di spessore, perché rinunciare?
L’azienda, oggi, deve raccontare i propri valori e farlo con eleganza e sobrietà, dando voce alla propria realtà, senza affidarsi per forza a costruzioni “magiche”. Ancora di più, è chiamata a raccontare la propria storia di ottimismo ovvero di rinascita e di volontà a far andare bene le cose, a mettersi in ascolto dei propri collaboratori e a pensare secondo un “benessere condiviso”.
La bella sfida, oggi, è diventare un punto di riferimento nei pregi e nei difetti, essere autenticamente esempi di lavoro, impegno, investimento, scelte, progettualità e lavoro di squadra
e proprio il racconto d’impresa è un veicolo per fissare la propria identità di impresa di valore.
Da dove partire?
Pensa a un’occasione in cui la tua azienda si è trovata a un bivio: cosa è stato pensato? Come si è agito? A quali leve ci si è affidati per superare l’ostacolo? Come sono stati coinvolti i collaboratori a ogni livello? Quali sono i punti chiave della filosofia d’impresa? In cosa credi, tu, imprenditore o imprenditrice? Ne hai reso partecipe i tuoi dipendenti? Crei occasioni di dialogo e di confronto?
Sicuramente ti sei trovato o trovata a gestire queste circostanze, e allora, cosa aspetti a raccontarle come esempi virtuosi?
Puoi essere una Voce attrattiva, usando la tua stessa voce, al di là di artifizi costruiti ad hoc. Il Marketing, oggi, ha bisogno di originalità vera. Questa è la vera onda nuova. Partire da ciò che reputi scontato e che scontato non lo è per niente.
Che titolo daresti alla tua storia d’impresa, oggi?
