Chi sei e cosa fai nella vita?
Sono prima di tutto una mamma felice (di tre figlie adolescenti). Poi sono presidente e fondatore di Endes, una società che si occupa dell’organizzazione di eventi aziendali e servizi hostess e che quest’anno festeggia i 25 anni di attività.
Sei ottimista? Dacci la tua definizione di ottimismo in “10 parole”.
L’ottimismo è una scelta consapevole, quotidiana, a volte faticosa, che permette di vivere (oltre che di lavorare) con serenità. L’ottimismo si esprime nel sorriso, che è apertura, accoglienza, dialogo ed empatia.
Raccontaci la tua “storia di ottimismo” ovvero in quale momento un approccio ottimista ha giocato un ruolo attivo nella tua vita e ti ha aiutato a superare un ostacolo o gestire un cambiamento.
La nostra azienda fa parte del settore in assoluto più colpito dalle restrizioni imposte per la pandemia. Ricordo molto bene quella sera del marzo 2020, in cui al telegiornale dissero che dal giorno successivo sarebbe cominciato il lockdown. Mi ricordo persino in che stanza della mia casa mi trovavo. In quel momento, in un lampo mi passarono davanti agli occhi tutti gli eventi aziendali già programmati per i 90 giorni successivi. Tutti gli impegni presi, gli investimenti fatti. Panico. E, subito dopo, la visione chiara che lo scenario era cambiato per sempre, e che fermi non si poteva stare. Oggi, a distanza di un anno, nulla è cambiato: eventi, fiere e congressi in presenza sono ancora un miraggio.
Ma l’ottimismo è coraggio, perseveranza e fiducia nelle proprie risorse. Da oltre un anno la nostra azienda aveva avviato un processo di digitalizzazione: all’indomani di quell’attimo di sconcerto, abbiamo accelerato il trasferimento delle nostre competenze “storiche” al mondo virtuale. Questo ci ha permesso, pochi mesi dopo, di organizzare con successo il primo convegno phygital (physical+digital) per il nostro cliente Viessmann: 4 ore di evento con un numero limitato di relatori in presenza, in una location prestigiosa come il Museo Nicolis di Verona, e 3000 persone collegate da remoto da 120 province italiane.
Oggi posso dire che tutte le aziende per cui abbiamo organizzato un evento phygital hanno voluto ripetere l’esperienza, conquistate dal potenziale di coinvolgimento anche emotivo e dagli innegabili vantaggi di questa nuova modalità (più sostenibile, più inclusiva, virtualmente senza confini e meno costosa).
Come contageresti un pessimista o un consiglio che daresti a chi ottimista non è?
Gli direi che bisogna credere e puntare su se stessi, che “se vuoi, puoi” o meglio, “se vuoi, fai”: noi siamo la dimostrazione che da una situazione oggettivamente negativa possono nascere delle grandi opportunità di crescita, basta avere la volontà di mettersi in gioco e l’umiltà e la serietà di formarsi. E aggiungerei anche che in questo modo i risultati arrivano, mentre passività e pessimismo sono sterili e non producono nulla di buono.
Mi spiego meglio con un altro esempio che ci riguarda. Anche se non vediamo l’ora di riprendere con gli eventi aziendali in presenza, questo specialissimo momento storico lo stiamo vivendo tutto sommato bene. Siamo infatti consapevoli che i risultati a cui siamo arrivati, tutto quanto abbiamo acquisito e innovato in questo anno, non verranno messi da parte ma saranno piuttosto un punto di forza, nostro per sempre. Come dicevo prima, lo scenario è cambiato definitivamente: il digitale è ormai entrato nel mondo eventi e affiancherà sempre i progetti in presenza, che dovranno assumere caratteristiche diverse. E noi, grazie anche al nostro ottimismo, siamo già pronti.
Il non essersi mai fermati, investendo in innovazione, è di per sé una scelta che poggia su grande ottimismo!
Chi è
Stefania Fazzi, mamma di tre figlie e presidente / fondatrice di Endes, società che si occupa dell’organizzazione di eventi aziendali e servizi hostess che quest’anno festeggia i 25 anni di attività.
