Che cos’è per te l’ottimismo e cosa vuol dire per te essere ottimisti?
Ottimismo è un modo di guardare le persone e le cose.
Si avvicina a un’attitudine di apertura mentale, è una disposizione positiva che porta con sé soprattutto una genuina curiosità (senza pregiudizi) verso l’altro da noi.
Credi che l’ottimismo possa davvero essere contagioso?
L’Ottimismo porta con sé una visione della vita che facilmente contagia le persone che ti sono vicine nella vita e nel lavoro. Ripeto, l’ottimismo è un’attitudine, un mood che coinvolge e ‘tocca’ lo stato d’animo di chi incontriamo quotidianamente.
Quanto è importante per te che il lavoro sia affrontato con entusiasmo? L’entusiasmo ti guida nelle tue scelte? E se sì, quanto?
Trovo che l’entusiasmo guidi (e sia il fil rouge) dell’intera vita, non solo il lavoro, anche se a volte ci spinge a compiere scelte a volte difficili.
Penso che l’entusiasmo – soprattutto se sentito come una priorità della vita – ci sproni a percorrere vie “diverse” e alternative, non sempre facili, molto sfidanti per lo spirito e che alla fine si rivelano soddisfacenti perché ci rivelano le nostre vere capacità.
La collaborazione tra persone tra aziende deve diventare energia secondo te?
L’energia è vitale in ogni campo della vita. Tra persone e aziende l’energia viene condivisa, generando ulteriore energia sia tra le persone dell’azienda stessa, sia verso l’esterno.
Quindi più che di collaborazione io parlerei proprio di condivisione di energia come motore generatore di altra energia positiva.
Che cos’è per te il profitto? In quale relazione ritieni ci debba essere tra profitto e soddisfazione personale?
Non riesco a legare il profitto al denaro ma bensì alla Salute dell’Anima. Appartengo per anzianità e per scelte di vita a quelle persone, tante o poche, che hanno scelto il profitto dello spirito rispetto a quello materiale.
Rivendico che questa scelta è una scelta di pensiero e non di comodo (data cioè da un benessere economico). Scegliere il profitto dell’anima significa anche dare alla vita e al lavoro delle priorità non così scontate e a volte faticose da perseguire, ma alla fine la fatica fatta vale la pena.
L’unica costante nella vita è il cambiamento. Quanto è importante secondo te la flessibilità di pensiero nell’affrontare cambiamenti nella vita?
È essenziale, perché se non si muove, il pensiero rimane fine a se stesso. Il pensiero è azione, non un’elaborazione intellettuale immutabile e immobile: è una Ferrari da tenere su di giri, con cui sfidare la velocità, andare incontro all’incerto, sperimentare strade nuove e nuovi motori. E un pensiero agile e veloce è indispensabile per accompagnare e appunto ‘pensare’ i cambiamenti della vita.
Chi è
Daniela Trunfio presidente dell’associazione + Cultura Accessibile, nata per promuovere e realizzare la resa accessibile alle produzioni culturali, si occupa di organizzazione culturale in diversi ambiti: teatro, editoria, arte e fotografia.
Ha contribuito alla nascita ed è stata responsabile mostre della Fondazione Italiana per la Fotografia e dal 2013 si occupa di relazioni Esterne e Ufficio Stampa per la Fondazione Carlo Molo Onlus.
